Milano a Teatro, 2025

milano a teatro 2025, selezione di spettacoli teatrali
milano a teatro 2025, selezione di spettacoli teatrali


Un 2025 pieno di Emozioni Indimenticabili!

Milano a Teatro e non solo! Amanti del palcoscenico, preparatevi! La vibrante scena teatrale milanese pullula di appuntamenti imperdibili che spaziano dal circo contemporaneo alla prosa brillante, passando per la danza classica e il musical più scatenato. Ecco una panoramica di alcuni degli spettacoli che stanno infiammando la città:

Cirque du Soleil – Alegría

Quando il Sogno si Fa Palpabile, Un’Ode alla Gioia che Sfida la Gravità

Preparatevi a varcare la soglia di un mondo dove l’impossibile diventa realtà, dove la leggiadria sfida la forza di gravità e dove la fantasia si veste di colori vibranti e musiche evocative. Cirque du Soleil – Alegría non è semplicemente uno spettacolo circense, è un’esperienza sensoriale totalizzante, un’esplosione di circo contemporaneo che incanta il pubblico di ogni età con la sua audacia e la sua poesia.



“Alegría”, che in spagnolo significa “gioia”, incarna perfettamente lo spirito di questo spettacolo iconico, uno dei più amati e longevi del Cirque du Soleil. Creato nel 1994, ha viaggiato in ogni angolo del globo, lasciando dietro di sé una scia di meraviglia e stupore. La sua formula magica risiede in un mix sapiente di acrobazie mozzafiato, eseguite con una precisione e una grazia che sembrano sfidare le leggi della fisica, costumi sfarzosi, che trasformano gli artisti in creature fiabesche e oniriche, e una colonna sonora iconica, dalle melodie potenti e commoventi, che avvolge lo spettatore in un’atmosfera magica.

Ricordo ancora la prima volta che vidi “Alegría“. Fui completamente rapito dalla fluidità dei movimenti dei contorsionisti, dalla vertigine degli acrobati che volteggiavano a decine di metri d’altezza e dalla potenza evocativa di quella musica inconfondibile. C’era qualcosa di profondamente umano e al tempo stesso trascendente in quelle performance, una capacità di raccontare storie senza parole che mi lasciò senza fiato.

Una delle curiosità che circondano “Alegría” riguarda la sua genesi. Lo spettacolo nacque in un periodo di grande cambiamento per il Cirque du Soleil, segnando un’evoluzione dal circo tradizionale verso una forma d’arte più teatrale e narrativa. Si dice che il titolo stesso, “Alegría”, sia stato scelto per riflettere un senso di speranza e ottimismo in un periodo di incertezza globale.

Un aneddoto affascinante riguarda la creazione dei costumi. Ogni singolo abito è un’opera d’arte a sé stante, realizzato con materiali pregiati e una cura maniacale per i dettagli. Alcuni costumi richiedono centinaia di ore di lavoro e sono pensati per esaltare i movimenti degli artisti, trasformandoli in creature quasi mitologiche. Si narra che per alcuni numeri particolarmente complessi, i costumisti abbiano dovuto inventare nuove tecniche di cucito e di applicazione dei materiali per garantire sia la bellezza estetica che la funzionalità durante le performance più estreme.

La colonna sonora, composta da René Dupéré, è un elemento fondamentale dell’esperienza “Alegría”. Brani come “Querer”, “Alegria” e “Nostalgie” sono diventati iconici, capaci di evocare un’ampia gamma di emozioni, dalla gioia alla malinconia. La voce potente e angelica di Francesca Gagnon, che ha interpretato molti dei brani più celebri, è diventata un simbolo dello spettacolo stesso.

“Alegría” non è solo uno spettacolo da guardare, ma un mondo in cui immergersi completamente. È un invito a sospendere l’incredulità, a lasciarsi trasportare dalla bellezza del movimento, dalla magia delle luci e dalla potenza della musica. È un’ode alla gioia, alla resilienza umana e alla capacità di sognare ad occhi aperti. Preparatevi a un’esperienza che vi lascerà con il cuore leggero e gli occhi pieni di meraviglia, pronti a credere ancora una volta nella magia.

Dove?
Grand Chapiteau del Cirque du Soleil, a Sesto San Giovanni

Sito Web

Quando? Fino a 2 giu 2025


Boomers – Regia Marco Paolini

Radiografia Irriverente di una Generazione tra Miti e Contradizioni

Preparatevi a una serata di risate amare e riflessioni pungenti perché quando Marco Paolini sale sul palco per raccontare la generazione dei “baby boomers” con la sua inconfondibile prosa, il risultato è un’analisi acuta e divertente dell’Italia contemporanea. Boomers – Regia Marco Paolini non è solo uno spettacolo teatrale, è una radiografia irriverente di una generazione che ha cavalcato l’onda del boom economico, sognato la rivoluzione e si ritrova oggi a fare i conti con un presente complesso e un futuro incerto.


Paolini, con la sua maestria nel mescolare narrazione, satira e impegno civile, si addentra nelle pieghe di questa fascia d’età che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese. Attraverso aneddoti, osservazioni taglienti e la sua tipica verve dialettica, l’attore veneto smonta miti, svela contraddizioni e dipinge un ritratto vivido e spietato, ma al contempo profondamente umano, dei “boomers”.

Ho sempre ammirato la capacità di Paolini di affrontare temi seri con un’intelligenza vivace e un umorismo che non è mai banale. Riesce a farti ridere di gusto mentre ti spinge a riflettere sulle dinamiche sociali e politiche che ci circondano. Immagino che in “Boomers” non mancheranno frecciatine sagaci sulle abitudini, le manie e le disillusioni di questa generazione, il tutto filtrato dalla sua prospettiva unica.

Una delle curiosità che spesso emerge quando si parla di Marco Paolini è la sua meticolosa preparazione. Ogni suo spettacolo è frutto di un’intensa ricerca, di interviste, di un’immersione profonda nel tema trattato. Per “Boomers”, si può immaginare un lavoro di raccolta di testimonianze, di analisi dei cambiamenti sociali e culturali che hanno caratterizzato gli anni del boom e il loro lascito.

Un aneddoto interessante legato al suo stile è la sua capacità di improvvisare e di interagire con il pubblico, pur mantenendo una struttura narrativa solida. Questo rende ogni sua performance unica e irripetibile, un dialogo vivo tra l’attore e la platea. Chissà se durante “Boomers” ci saranno momenti di interazione, magari con qualche “boomer” presente in sala, per raccogliere reazioni e spunti in diretta.

Paolini non si limita a fare satira fine a se stessa. La sua comicità è sempre venata di un’amarezza che invita alla riflessione. In “Boomers”, ci si può aspettare un’analisi delle promesse mancate, delle conquiste sociali e dei sogni infranti di una generazione che ha creduto nel progresso illimitato e si trova oggi a confrontarsi con le sfide di un mondo in rapida trasformazione.

Sono particolarmente curioso di vedere come Paolini affronterà il tema del passaggio di testimone alle nuove generazioni. Qual è l’eredità che i “boomers” lasciano? Quali sono le loro paure e le loro speranze per il futuro? Credo che lo spettacolo non si limiterà a una critica, ma cercherà anche di stimolare un dialogo intergenerazionale, invitando a una comprensione più profonda delle dinamiche che plasmano la nostra società.

Boomers – Regia Marco Paolini” è quindi uno spettacolo imperdibile per chi ama il teatro che non si accontenta di intrattenere, ma che punge, che fa pensare e che lascia un segno. È un’occasione per guardare con occhi nuovi una generazione che ha fatto la storia del nostro Paese, attraverso lo sguardo acuto e irriverente di uno dei narratori più intelligenti e originali della scena teatrale italiana. Preparatevi a ridere, certo, ma soprattutto a uscire dal teatro con qualche domanda in più e una prospettiva più nitida sul nostro “ieri, oggi e domani”.

Dove?

Milano, Teatro Carcano 28/04/2025

Brugherio (MB) Teatro San Giuseppe 29/04/2025

Mezzolombardo (TN) Teatro San Pietro, 30/04/2025


We Call It Ita Ballet – La Bella Addormentata

Un Classico che Danza con Giovinezza e Audacia

Milano a teatro 2025, la bella addormentata

Preparatevi a riscoprire un’icona del balletto classico sotto una luce completamente nuova, grazie alla freschezza e al talento della compagnia We Call It Ita Ballet. La loro rilettura de “La Bella Addormentata” non è una semplice riproposizione di un capolavoro intramontabile, ma un vero e proprio risveglio, un’iniezione di energia e creatività che ne esalta la magia senza tradirne l’essenza.

Assistere a “La Bella Addormentata” è sempre un’esperienza fiabesca, un tuffo in un mondo di principesse, fate buone e cattive, incantesimi e baci salvifici. La partitura incantevole di Čajkovskij, le coreografie classiche che sfidano la gravità, la narrazione universale del bene che trionfa sul male: tutto concorre a creare un’atmosfera di puro incanto.

We Call It Ita Ballet, pur rispettando la tradizione e la bellezza del balletto classico, porta in scena “La Bella Addormentata” con una nuova linfa vitale. Questa giovane e dinamica compagnia è nota per il suo approccio audace e per la capacità di infondere nei grandi classici un’energia contemporanea, rendendoli accessibili e appassionanti anche per un pubblico più giovane.

Mi incuriosisce molto l’approccio di questa compagnia. Spesso si pensa al balletto classico come a qualcosa di immutabile, quasi museale. Invece, realtà come We Call It Ita Ballet dimostrano come sia possibile dialogare con la tradizione, portando nuove interpretazioni e mettendo in luce aspetti inediti delle opere. Sono ansioso di scoprire quali scelte coreografiche e interpretative avranno adottato per “La Bella Addormentata”.

Un aneddoto interessante legato alla storia de “La Bella Addormentata” è la sua genesi. Il balletto fu commissionato al compositore Pëtr Il’ič Čajkovskij dal direttore dei Teatri Imperiali Russi, Ivan Vsevoložskij, che scrisse anche il libretto ispirandosi alla celebre fiaba di Charles Perrault. La prima rappresentazione avvenne nel 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e non riscosse subito un successo unanime, ma con il tempo divenne uno dei pilastri del repertorio classico.

Si dice che Čajkovskij fosse particolarmente affezionato a questa partitura, nella quale riversò tutta la sua maestria melodica e la sua capacità di descrivere attraverso la musica le emozioni e i personaggi della fiaba. La celebre “Rosa Adagio”, ad esempio, con la sua melodia struggente e i suoi virtuosismi per la protagonista e i quattro principi, è ancora oggi uno dei momenti più iconici e attesi del balletto.

Cosa porterà di nuovo We Call It Ita Ballet a questo capolavoro? Forse una maggiore attenzione alla psicologia dei personaggi, una lettura più contemporanea delle dinamiche tra Aurora, la Fata Carabosse e il Principe Désiré? O magari un approccio coreografico che pur rimanendo ancorato alla tecnica classica, introduce elementi di modernità per esaltare la narrazione?

Immagino che la freschezza dei giovani talenti di questa compagnia si tradurrà in interpretazioni vibranti e appassionate. Vedere danzare “La Bella Addormentata” con l’energia e l’entusiasmo di artisti che stanno costruendo il loro percorso artistico è sicuramente un valore aggiunto. Potrebbe essere un’occasione per riscoprire la bellezza di questo balletto con occhi nuovi, lasciandosi sorprendere dalla loro interpretazione.

“We Call It Ita Ballet – La Bella Addormentata” si preannuncia quindi come un’opportunità per vivere la magia di una fiaba eterna attraverso lo sguardo giovane e talentuoso di una compagnia che ha il coraggio di innovare nel rispetto della tradizione. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del balletto classico e per chi desidera lasciarsi incantare da una storia senza tempo, raccontata con una nuova e promettente voce. Preparatevi a un risveglio di emozioni e bellezza.

Dove? Milano, Teatro San Babila

Sito Web

Quando? Dal 04/01/2025 al 17/05/2025


Mamma Mia! Il Musical

Un Tuffo Scintillante nel Mondo ABBA, Dove la Felicità è Contagiosa!

Preparatevi a scatenarvi e a cantare a squarciagola perché sta per arrivare (o è già arrivata!) un’autentica ondata di gioia: Mamma Mia! Il Musical! Questo fenomeno globale è molto più di un semplice spettacolo; è una vera e propria festa teatrale che vi contagerà con l’energia irresistibile delle indimenticabili hit degli ABBA. Resistere alla voglia di ballare e cantare sulle note di “Dancing Queen”, “Waterloo” e “The Winner Takes It All” è praticamente impossibile!


“Mamma Mia!” è un musical che ha conquistato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo, trasformando ogni teatro in una gigantesca pista da ballo. La trama, leggera e divertente, ruota attorno a Sophie, una giovane sposa che, alla vigilia del suo matrimonio su un’isola greca, decide di invitare i tre uomini che potrebbero essere suo padre, scatenando una serie di equivoci e situazioni esilaranti. Ma il vero motore di questo successo planetario sono le canzoni iconiche degli ABBA, sapientemente intrecciate nella narrazione per creare momenti di pura emozione e irrefrenabile allegria.

Ricordo la prima volta che vidi “Mamma Mia!”. L’energia che si sprigionava dal palco era semplicemente contagiosa. Persone di tutte le età cantavano e ballavano in platea, creando un’atmosfera di gioia collettiva che raramente si sperimenta a teatro. È uno di quegli spettacoli che ti lascia con un sorriso stampato sulla faccia e la voglia di ascoltare gli ABBA a ripetizione per giorni!

Un aneddoto curioso riguarda la genesi del musical. L’idea nacque alla produttrice Judy Craymer alla fine degli anni ’80, quando propose ai membri degli ABBA, Björn Ulvaeus e Benny Andersson, di creare uno spettacolo teatrale basato sulle loro canzoni. Inizialmente, i due musicisti svedesi erano titubanti, ma alla fine si lasciarono convincere, dando il via a uno dei più grandi successi nella storia del musical.

Si dice che il processo di selezione delle canzoni e del loro inserimento nella trama non fu semplice. Craymer e la sceneggiatrice Catherine Johnson lavorarono a stretto contatto per trovare il modo più efficace di integrare i successi degli ABBA nella storia, facendo in modo che i testi delle canzoni si sposassero in modo naturale con le emozioni e gli sviluppi della narrazione. Il risultato fu un equilibrio perfetto tra la forza evocativa della musica e la leggerezza della commedia.

Un altro aspetto affascinante è il successo intergenerazionale di “Mamma Mia!”. Le canzoni degli ABBA, pur essendo nate negli anni ’70 e ’80, continuano ad affascinare nuove generazioni, grazie alla loro melodia orecchiabile e ai testi che parlano di amore, amicizia e libertà. Il musical ha contribuito a far riscoprire questi classici a un pubblico più giovane, creando un ponte musicale tra passato e presente.

È incredibile come canzoni scritte decenni fa riescano ancora oggi a far ballare e commuovere persone di ogni età. “Mamma Mia!” ha il potere di unire il pubblico in un’unica grande festa, dove le differenze si annullano nel ritmo travolgente della musica ABBA. Se avete bisogno di una serata spensierata, di dimenticare i problemi e di fare il pieno di energia positiva, questo è assolutamente lo spettacolo che fa per voi. Non dimenticate di scaldare le corde vocali: sarà difficile resistere alla tentazione di cantare a squarciagola!

Dove? Teatro Arcimboldi Milano

Sito Web

Quando? Dal 30 aprile all’11 maggio 2025, ore 21:00


Roberto Bolle – Caravaggio

Roberto Bolle Incontra l’Anima Nera del Barocco: “Caravaggio”, Danza e Tenebre si Fondono

Il palcoscenico si oscura, pronto ad accogliere un’anima tormentata, un genio rivoluzionario la cui vita fu un susseguirsi di luci abbaglianti e ombre profonde. Roberto Bolle, l’étoile italiana di fama mondiale, si cala nei panni di Michelangelo Merisi da Caravaggio in uno spettacolo di danza che promette di essere un’immersione intensa e suggestiva nel cuore e nell’arte di uno dei pittori più controversi e affascinanti della storia.


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ROBERTO BOLLE IN CARAVAGGIO

dal 15 al 21 maggio 2025


L’idea di far danzare la vita e le opere di Caravaggio è di per sé carica di fascino. Parliamo di un artista dalla genialità dirompente, capace di rivoluzionare la pittura con il suo uso drammatico del chiaroscuro e la sua rappresentazione cruda e realistica della figura umana, spesso scegliendo come modelli gente comune, persino emarginati. La sua esistenza fu altrettanto intensa e tumultuosa, costellata di amori, risse, fughe e un tragico epilogo.

Roberto Bolle, con la sua tecnica impeccabile e la sua straordinaria capacità espressiva, sembra essere l’interprete ideale per incarnare questa complessità. La sua fisicità potente e la sua eleganza innata possono dare corpo sia alla forza rivoluzionaria dell’artista che alla sua vulnerabilità umana.

Ho sempre trovato un parallelismo sottile tra la danza e la pittura di Caravaggio. Entrambe le forme d’arte si basano su un linguaggio del corpo potente e comunicativo, sulla capacità di esprimere emozioni intense attraverso la luce e l’ombra, il movimento e l’immobilità. Sono particolarmente curioso di vedere come i coreografi tradurranno in gesti la drammaticità dei suoi dipinti, la tensione emotiva dei suoi personaggi, quel senso di umanità fragile e potente che pervade le sue tele.

Si dice che Caravaggio fosse un uomo di passioni estreme, capace di passare dalla creazione di capolavori di ineguagliabile bellezza a episodi di violenza inaudita. La sua vita avventurosa e il suo spirito ribelle lo resero una figura leggendaria già ai suoi tempi. Riuscirà Bolle, attraverso il linguaggio universale della danza, a restituire questa dualità, questa lotta interiore tra la luce del talento e le tenebre dell’anima?

La combinazione tra la potenza espressiva di Bolle e la figura drammatica di Caravaggio crea un connubio artistico di magnetica attrazione. Non sarà solo uno spettacolo di danza, ma un vero e proprio viaggio attraverso le pieghe dell’anima di un artista che ha segnato per sempre la storia dell’arte. Un’occasione per sentire sulla propria pelle la passione, il genio e il tormento di Caravaggio, filtrati attraverso la straordinaria arte di Roberto Bolle. Preparatevi a un’esperienza intensa e indimenticabile, dove il corpo si fa tela e il movimento pennellata di luce e ombra.

Dove? Teatro Arcimboldi Milano

Sito Web

Quando? dal 15 al 21 maggio 2025


Giovanni Muciaccia – Ieri, Oggi e Domani

Un Tuffo Emozionante tra Colla, Forbici… e Riflessioni!

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Giovanni Muciaccia – Ieri, Oggi e Domani

TEATRO MANZONI – MILANO – 2 maggio 2025


Preparate i vostri cuori nostalgici e la vostra curiosità, perché l’iconico Giovanni Muciaccia, il maestro indiscusso dell’arte creativa per ragazzi, sbarca a teatro con uno spettacolo che promette di essere un vero e proprio viaggio nel tempo: “Ieri, Oggi e Domani”.

Per un’intera generazione, il nome Giovanni Muciaccia è indissolubilmente legato a “Art Attack”, il programma televisivo che ha trasformato milioni di bambini (e non solo!) in provetti artisti armati di colla vinilica, forbici dalla punta arrotondata e tanta fantasia. Chi non ricorda l’entusiasmo febbrile nell’attesa del “maxi attacco”, quell’esplosione di creatività su larga scala che ci lasciava sempre a bocca aperta?

Ma “Ieri, Oggi e Domani” non sarà una semplice rievocazione catodica. Lo spettacolo teatrale si preannuncia come un’occasione unica per ritrovare l’energia contagiosa e la passione comunicativa di Muciaccia, ma stavolta in un contesto live e interattivo. Immaginatevi di essere lì, seduti in platea, pronti a lasciarvi condurre in un percorso che intreccerà aneddoti inediti sulla sua carriera televisiva, riflessioni sul cambiamento dei tempi e, perché no, magari qualche incursione pratica nel mondo del “fai da te” che tanto lo ha reso celebre.

Mi incuriosisce moltissimo scoprire come Muciaccia trasporterà la magia di “Art Attack” sul palcoscenico. Riuscirà a ricreare quell’atmosfera di coinvolgimento e stupore tipica del programma? Ho un ricordo vivido di quando, da bambino, cercavo disperatamente di replicare i suoi “attacchi” con risultati spesso… discutibili! Chissà se durante lo spettacolo ci sarà spazio per qualche aneddoto divertente sui “disastri creativi” dei suoi piccoli telespettatori!

Una delle curiosità che mi frullano per la testa è come Muciaccia affronterà il tema del “domani”. In un’epoca dominata dal digitale, quale sarà il suo messaggio sull’importanza della manualità, della creatività tangibile e dell’ingegno “analogico”? Sarà un invito a non dimenticare le gioie di sporcarsi le mani e di dare forma alle proprie idee con materiali semplici?

Ieri, Oggi e Domani” si configura quindi come un appuntamento che va oltre la semplice nostalgia. È un’opportunità per ritrovare un volto familiare e amato, per sorridere ripercorrendo un pezzo della nostra infanzia televisiva, ma anche per ascoltare le riflessioni di un uomo che ha saputo parlare al cuore di intere generazioni, stimolando la loro fantasia. Preparatevi a un viaggio che vi farà riscoprire il bambino creativo che è in voi, guidati dalla verve inconfondibile di Giovanni Muciaccia. Un’esperienza che potrebbe sorprendere per la sua capacità di unire divertimento e spunti di riflessione sul passato, il presente e il futuro della nostra creatività.

Dove? Teatro Manzoni, Milano

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Quando? 02/05/2025


Rock at the Opera

Milano Rugge a Teatro: L’Opera si Infiamma con il Mito del Rock Sinfonico!

Se pensate che il teatro sia solo prosa e melodie classiche, preparatevi a ricredervi! Milano si appresta ad ospitare un evento che farà tremare le fondamenta del palcoscenico: Rock at the Opera, un’esperienza musicale imponente che fonde la potenza del rock con la maestosità dell’orchestra sinfonica.


Immaginatevi l’energia di una vera rock band – chitarre distorte, batteria pulsante, basso graffiante – che si fonde con la ricchezza di un’orchestra sinfonica al completo. Ad impreziosire ulteriormente questo connubio esplosivo, quattro voci soliste di talento daranno nuova linfa vitale ai più grandi successi della storia del Rock.

Dimenticate le semplici cover band! Rock at the Opera non cerca sterili imitazioni, ma rilegge con rispetto e originalità le pietre miliari di gruppi leggendari. Preparatevi ad ascoltare come non mai le hit immortali di icone come AC/DC, con la loro carica adrenalinica; i mistici Led Zeppelin, con i loro riff inconfondibili; la potenza dei Metallica, che incontrerà la grandezza degli archi; l’energia contagiosa degli Aerosmith; la maestosità dei Deep Purple e la rivoluzione melodica dei Beatles.

Personalmente, trovo incredibilmente affascinante l’idea di come l’eleganza dell’orchestra possa esaltare la forza primordiale del rock. Sarà un’occasione unica per riscoprire brani che hanno fatto la storia della musica sotto una luce completamente nuova. Sono particolarmente curioso di sentire come verranno riarrangiati i pezzi più iconici!

Rock at the Opera promette di essere molto più di un semplice concerto: un vero e proprio show rock sinfonico, un viaggio emozionante attraverso decenni di musica che ha segnato generazioni. Un appuntamento imperdibile per chi ama il rock in tutte le sue sfumature e per chi è aperto a nuove e sorprendenti contaminazioni sonore. Preparatevi a headbanging eleganti e cori sinfonici!

Dove? Milano, Teatro Nazionale Italiana Assicurazioni

Sito Web

Quando? Dal 03/05/2025 al 04/05/2025


Tante belle cose, Francesco Cicchella

Tra Imitazioni Geniali e Comicità Irresistibile!

Preparate i muscoli del viso perché le risate sono assicurate! Il vulcanico attore comico e imitatore partenopeo, Francesco Cicchella, è pronto a conquistare il pubblico con il suo nuovo spettacolo: “Tante belle cose”. Un titolo che promette un concentrato di divertimento, di sketch esilaranti e, naturalmente, delle sue leggendarie imitazioni che lo hanno consacrato come uno dei talenti più brillanti della scena comica italiana.


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Francesco Cicchella non è un volto nuovo per il pubblico televisivo e teatrale. Con la sua versatilità e la sua innata capacità di trasformarsi in personaggi celebri, ha saputo conquistare una vasta platea, spaziando dalla comicità pura alle parodie musicali. La sua forza risiede nella precisione delle imitazioni vocali e fisiche, ma anche nella sua capacità di reinterpretare i personaggi con una chiave ironica e originale, spesso arricchendoli di dettagli inaspettati e irresistibili.

Ho avuto modo di vedere Cicchella in diverse occasioni e la sua energia sul palco è semplicemente debordante. Riesce a passare da un’imitazione all’altra con una fluidità impressionante, catturando l’essenza dei personaggi che interpreta con una precisione quasi chirurgica, ma sempre con un tocco di irriverenza che scatena l’ilarità. Sono molto curioso di scoprire quali nuove “belle cose” avrà in serbo per questo spettacolo!

Un aneddoto che spesso si racconta su Cicchella riguarda i suoi esordi. Fin da giovane ha mostrato un talento naturale per l’imitazione, divertendo amici e familiari con le sue riproduzioni di personaggi famosi. La sua gavetta l’ha fatta nei piccoli teatri e nei locali della sua Napoli, affinando sempre più la sua tecnica e il suo repertorio. Si dice che passasse ore ad ascoltare e osservare attentamente i suoi “bersagli”, studiandone la voce, i gesti, le espressioni, fino a carpirne l’anima comica.

Una delle sue imitazioni più celebri e amate è sicuramente quella di Gigi D’Alessio. Cicchella non si limita a riproporre la voce e le movenze del cantante napoletano, ma ne esaspera alcuni tratti in modo esilarante, creando parodie che fanno ridere anche lo stesso D’Alessio, che spesso ha dimostrato grande autoironia nei confronti delle performance di Cicchella.

Ma il talento di Cicchella non si ferma alle imitazioni. “Tante belle cose” promette di essere uno spettacolo a 360 gradi, con monologhi originali, sketch inediti e momenti di interazione con il pubblico. La sua comicità è spesso graffiante ma mai volgare, capace di osservare la realtà con un occhio ironico e di trasformare le piccole e grandi nevrosi quotidiane in momenti di puro divertimento.

Mi aspetto uno spettacolo dinamico e pieno di sorprese. Cicchella ha la capacità di tenere il palco da solo per ore, intrattenendo il pubblico con la sua verve e la sua capacità di improvvisazione. Chissà se ci saranno riferimenti all’attualità, magari rivisitati attraverso le voci dei suoi personaggi più celebri. La sua napoletanità è un elemento distintivo della sua comicità, un mix di calore umano, ironia e quella saggezza popolare che sa sdrammatizzare anche le situazioni più complicate.

“Tante belle cose” si preannuncia quindi come un appuntamento imperdibile per chi ha voglia di trascorrere una serata all’insegna della spensieratezza e del buon umore. Con la sua energia contagiosa e il suo talento poliedrico, Francesco Cicchella è pronto a regalare al pubblico milanese tante, tantissime “belle cose” da ridere a crepapelle. Preparatevi a un’esperienza comica che vi lascerà con il sorriso sulle labbra e la voglia di gridare a gran voce: “Ancora!”.

Dove? Milano, Teatro Nazionale Italiana Assicurazioni

Sito Web

Quando? Dal 08/05/2025 al 10/05/2025


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